#Dantedì - Ostia racconta 'La foce del Tevere'

Il Parco Archeologico di Ostia Antica partecipa alle celebrazioni del 25 marzo, Giornata in onore di Dante Alighieri nel giorno in cui il Sommo Poeta inizia il viaggio ultraterreno della Divina Commedia con un approfondimento dedicato ad uno dei luoghi del suo viaggio ultraterreno: la foce del Tevere.
 
La foce del fiume che attraversa Roma e sulle cui sponde un tempo sorgeva Ostia antica - oggi la linea della costa è avanzata e alla foce sorgono la zona del Lido di Ostia a Sud e Fiumicino a Nord - viene identificata da Dante come il luogo in cui le anime attendono di essere trasportate dall'angelo nocchiero verso la spiaggia del Purgatorio.
La foce del Tevere è menzionata infatti nel II Canto del Purgatorio al verso 101, quando Dante, proprio sulla spiaggia, incontra Casella, musico toscano, morto all'inizio del Trecento. Dante lo definisce suo amico: è probabile che Casella abbia musicato qualche canzone del poeta. Il musicista si presenta come anima intimamente tranquilla, staccata dalle cose del mondo eppure profondamente legata all'amico.
 
''Ond'io, ch'era a la marina volto
dove l'acqua di Tevero s'insala,
benignamente fu' da lui ricolto.
A quella foce ha elli or dritta l'ala,
però che sempre quivi si ricoglie
qual verso Acheronte non si cala.''
 
(La Divina Commedia, Purgatorio, Canto II, vv. 100-105)
 
 
Data Inizio: 25 marzo 2020
Data Fine: 13 aprile 2020
Costo del biglietto:
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Roma, Parco archeologico di Ostia antica - Scavi di Ostia antica e Museo Ostiense
Orario: temporaneamente chiuso
Telefono: 06/56358099
E-mail: pa-oant.comunicazione@beniculturali.it

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