L’autenticità nell’arte contemporanea

Dedicato a collezionisti, gallerie, artisti e teorici o amanti dell’arte, questo libro rappresenta una svolta nell’interpretazione del concetto di autenticità e fornisce una chiave di lettura per tutti quei casi in cui questa venga messa in discussione. Citando esempi che spaziano dall’antichità ai nostri giorni, l’autrice stabilisce un terreno ricco di casi esemplari sui quali poi costruisce una teoria estetica di fondamentale importanza per la contemporaneità.

Cos’è un falso? E un facsimile? Nel contemporaneo una copia può avere più valore dell’autentico?

Nell’ultimo secolo la percezione dell’arte, con tutti i suoi significati, è notevolmente cambiata. Ora si studiano dei piani per salvaguardare almeno il ricordo delle opere antiche a rischio di distruzione e si realizzano sofisticati programmi per riprodurre il più fedelmente possibile ciò che rischia di non essere mai più visto. La tecnologia evolve e di pari passo l’arte muta se stessa e i canoni secondo cui deve essere letta.

Le relazioni che l’opera d’arte intrattiene con il suo autore o con il periodo storico a cui appartiene, sembrano non possedere l’efficacia di un tempo in quanto nel contemporaneo i significati di autenticità e autorialità sono mutati. Questo libro propone una soluzione, un modello teorico che consente di capire questi fenomeni nonostante si tratti di un ambito spesso viziato dall’emotività. Il presupposto di partenza è che valore artistico e valore di mercato non sempre coincidono e, soprattutto, che un giudizio di falsità non è detto sia per sempre.

Chiara Casarin (Treviso, 1975) è Ph.D. alla Scuola di Studi Avanzati di Venezia dove ha condotto ricerche sul tema dell’autenticità nell’arte contemporanea sia in Italia che all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Ha lavorato presso la Fondazione Benetton di Treviso e la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Dal 2006 ad oggi ha tenuto corsi a contratto presso lo IUAV e presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 2014 è presidente di Venice Art Society e collabora come redattore freelance, tra le altre, con le testate “Artribune”, “Wall Street International Magazine” e “Vanity Fair”. Dopo aver pubblicato diversi atti di convegno e cataloghi di mostre, questo volume rappresenta il suo ingresso nella saggistica per l’arte.

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Roma, via Gramsci 69
gnam.beniculturali.it

Ingresso libero nel limite dei posti disponibili

Notizie

Canti di pietra - Incipit Tragoedia Robert Davi legge gli epigrammi di Gabriele Tinti

Ostia antica Festival - 'La mossa di Tetsuya'

EICO 'Dialoghi Sinfonici Ouverture e arie d’opera'

Ostia antica Festival - 'Ma tu sei felice?'