DELL'ISTANTANEITÀ E DI ENERGIE FONDAMENTALI
GIACINTO OCCHIONERO - GIOACCHINO PONTRELLI - LENA SALVATORI
Con la direzione artistica di Piero Pala
Presso lo Studio legale Angelini & Barucco (Piazza Adriana 4 - Roma)
13 Aprile – 13 Giugno 2025
Vernissage domenica 13 Aprile dalle 16:00 alle 20:30
A partire dal 14 Aprile la rassegna sarà visitabile esclusivamente previo appuntamento da fissare via email all'indirizzo: info@complusevents.com
Dell'istantaneità e di energie fondamentali rappresenta un'esposizione collettiva pittorica che si concentra sulla spontaneità dell'azione pittorica e dell'osservare – che si abbandona alla guida di ciò che emerge in un'opera, così come a quanto si riesce a conferire - sulle energie fondamentali e/o la dimensione corporea della realtà, sulla natura tangibile della pittura e la violazione/incorporazione dei cosiddetti valori consolidati nell'ambito artistico.
Gioacchino Pontrelli, Fiori Rotti n 6, 2021-2025, tecnica mista su tela, cm 74x95
Sia il professionista del diritto, sia i creativi coinvolti in questa rassegna, sono chiamati a confrontarsi con questioni inerenti a una pratica concreta, che conducendo a un risultato, risulti perciò risolutiva, sebbene talvolta inaspettata. L'attività pratica li pone continuamente dinanzi a sfide tecniche, affrontate rispettivamente con l'univocità del logos (jurisprudentia, saggezza giuridica, competenza pratica) e lo spazio aperto di reciprocità dell'atto pittorico; e dove in questa urgenza artistica l'esperienza in una situazione "di intensità emotiva" si realizza nell'indeterminatezza del "percepibile" e nella comprensione di specifici incontri creativi e delle connessioni tra questi «specifici elementi».
L'oggetto non è tanto il coinvolgimento degli artisti in una tematica particolare, su cui frequentemente si esprimono, attraverso l'impiego della tela o del metacrilato (vedute, scorci interni, elementi botanici, sperimentazione cromatica e ricerca astratta), quanto la necessità e la leggerezza dettate dall'istantaneità: un appassionato procedimento e un esito sorprendente che, in quanto destino dell'immagine pittorica, vengono interpretati appunto come un «vivere l'esperienza diretta» dell'opera.
Giacinto Occhionero, “2606 spandex”, 2024 pittura spray su PMMA retrodipinto, 120x100cm
Per simile approccio pittorico non occorre problematizzare, anzi così si trascende la realtà fenomenica. Si tratta piuttosto del predominio di quella cosiddetta percezione qualitativa, nel momento in cui vengono superati tutti i dualismi o, espresso diversamente, di quel significato inatteso dell'arte che annulla ogni aspettativa e ogni positiva capacità dell'Io.
Prendendo in prestito alcune espressioni dalla terminologia forense potremmo affermare che queste creazioni, confidando in passaggi d'intensità vitale, si "rivolgono" pertanto alle linee e alla cromia e «stabiliscono» adeguate vertigini realizzative d'impavida resistenza alle leggi gravitazionali, contravvenendo – sempre e comunque – al detto: a regola d'arte.
Nulla dell'elemento pittorico o della tautologia linguistica post-moderna fa capolino su queste superfici e ogni componente delle opere è percepibile simultaneamente. Inoltre su di esse non viene mai evocato il linguaggio, non esiste una coreografia di personaggi, e sui supporti domina qualcosa che possiede già la sua collocazione tra gli elementi o tra quanto è già raccolto in un insieme in Pontrelli, l'evanescenza dello sguardo e la restituzione immediata di una sensibilità trasformatasi in tecnica in Salvatori, e le fluttuazioni di energia che modellano traiettorie dedicate all'espansione, e a equivalenze di sovrapposizioni in Occhionero. I tre artisti si sono formati con dedizione, stabilendosi nella dimensione temporale e spaziale della pittura, in un'area che, svelando un livello di comprensione ulteriore, li proietta in una continua indagine, relativa, in particolare, alle apparenze del reale e alla transitorietà del tutto, ossia al destino intrinseco che si manifesta nell'eclissarsi, e che comporta inoltre un recupero di padronanza nell'atto pittorico.
Lena Salvatori, Piccole variazioni su un tema di paesaggio n. 109-111 2025 Olio su smalto su tavola cm 34,5 x42
Sebbene idealisticamente immersi in soggetti, processi tecnici e teorie cromatiche preesistenti, Salvatori, Pontrelli, e Occhionero infrangono equamente norme, principi, consuetudini, ovvero tutti quei vocaboli su ciascuno dei quali è edificata l'impalcatura giuridica, vale a dire l'amore contro la legge. I fascini che confluiscono nei dipinti sono ancora lì a ricordarci che le emozioni, anche quelle più basilari, anticipano i sentimenti e le idee. E se non sono volti, corpi o atteggiamenti esemplari, allora sono organismi botanici, oggetti, combinazioni di forme dissimili o le trame impercettibili dell'universo a infondere una nuova dignità, come pure a conferire un carattere effimero alle cose del mondo.
Di Giacinto Occhionero, Gioacchino Pontrelli, Lena Salvatori, saranno esposte creazioni inedite realizzate nel corso degli ultimi cinque anni.
A corredo dell'esposizione il volume illustrativo con scritti di Piero Pala in italiano e in inglese, pubblicato da Davide Ghaleb Editore.
Durante il vernissage verrà proposto un aperitivo di benvenuto offerto dall'azienda vinicola Casale del Giglio.